Terra  magica conquistata e resa unica dall’avvicendarsi dei popoli che vi hanno lasciato la traccia del proprio passaggio: fenici, greci, romani, bizantini, arabi, normanni. Ancora oggi vi si possono ammirare i templi greci, i mosaici romani, gli splendidi edifici arabo-normanni o assaporare l’atmosfera arabeggiante che pervade i mercati rionali.

 

Le più antiche tracce umane sull’isola risalgono al 12.000 a.C. circa. Successivamente vi si insediarono i sicani, i siculi e gli elimi. L’VIII secolo a.C. vide la Sicilia colonizzata da greci e fenici, per divenire nei successivi seicento anni campo di battaglia delle guerre greco-puniche e romano-puniche. L’isola venne dunque conquistata dai romani, rimanendo parte dell’Impero fino alla sua caduta nel V secolo d.C..

Fu quindi terra di conquista: durante l’Alto Medioevo, invasa da vandali, ostrogoti, bizantini, arabi e normanni. Questi ultimi vi fondarono il Regno di Sicilia, che in seguito venne conquistato dagli angioini e poi passò agli aragonesi in seguito alla rivolta dei Vespri. L’isola divenne dunque un vicereame di Spagna, per poi passare brevemente in mano ai Savoia e all’Austria e infine, nel XVIII secolo, ai Borboni, che la unirono al regno di Napoli, dando vita nel 1816 al Regno delle Due Sicilie. Entrò dunque a far parte dello Stato italiano nel 1860 in seguito alla spedizione dei Mille guidata da Garibaldi durante il Risorgimento. A partire dal 1946 la Sicilia è regione autonoma.

 

La Sicilia è l’isola più grande del mar Mediterraneo. A nord si affaccia sul mar Tirreno, a nord-est è divisa dalla penisola dallo stretto di Messina e ad est è bagnata dal mar Ionio, mentre a sud-ovest è divisa dall’Africa dal canale di Sicilia. L’isola ha una forma che ricorda approssimativamente quella di un triangolo, i cui vertici sono:

  • Capo Peloro (o Punta del Faro) a Messina, al vertice nord-orientale
  • Capo Boeo (o Lilibeo) a Marsala, al vertice nord-occidentale
  • Capo Passero a Portopalo, al vertice sud-orientale

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